Il Circolo Arci ‘Associazione Festival Resistente’ nasce a Grosseto dall’impulso di un gruppo di giovani che, all’inizio degli anni Novanta, dette vita al Coordinamento Studentesco Antifascista con l’intento di diffondere la cultura e i valori della Resistenza.
“Gli stati possono vincere le guerre, l’umanità ne è sempre sconfitta”
Così recita la lapide che, grazie all’iniziativa del Coordinamento Studentesco Antifascista, nel 1993 venne posata sulle mura medicee, in piazza Esperanto, in occasione del 50° anniversario della ‘strage di pasquetta’, a ricordo del bombardamento alleato che straziò la città di Grosseto il 26 aprile 1943 e nel quale morirono 134 persone tra cui molte donne e bambini.
Inizia così in seno al gruppo studentesco un lavoro di recupero della memoria e delle testimonianze storiche sui fatti principali che hanno caratterizzato la storia della provincia di Grosseto negli anni quaranta, che sfocia nella progettazione di una manifestazione culturale da realizzarsi annualmente in occasione della Festa nazionale della Liberazione.
I promotori del Comitato coinvolgono nel progetto l’ARCI – Comitato Provinciale di Grosseto, che accetta e appoggia fin da subito l’iniziativa, oltre ai due soggetti presenti nel territorio della provincia di Grosseto che si occupano nello specifico delle tematiche legate alla Resistenza, ovvero l’ISGREC (Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea) e l’ANPI – Comitato Provinciale di Grosseto (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia).
Nasce così il “Festival Resistente” e la prima edizione si celebra a Bagno di Gavorrano nel 1997. Con qualche pausa dovuta a mancanza di fondi (2000, 2001) il Festival prosegue la sua strada organizzato e sostenuto dagli stessi soggetti coinvolti fin dalla prima manifestazione, a cui nel frattempo si è aggiunta la Provincia di Grosseto, ottenendo altresì significativi riconoscimenti quali il patrocinio della Regione Toscana e l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Dopo alcune edizioni svoltesi a Maiano Lavacchio (nel Comune di Magliano, luogo simbolo quale teatro di uno dei più efferati eccidi nazifascisti che la storia della Maremma ricordi), con l’ottava edizione si torna alle origini (ovvero a Bagno di Gavorrano) per poi approdare, a far corso dal 2007, nel comune capoluogo.
Nel 2007 l’Amministrazione comunale di Grosseto decide infatti di sposare l’iniziativa, proponendosi quale soggetto co-organizzatore della manifestazione e mettendo a disposizione del Festival gli spazi più prestigiosi della città ed il proprio sostegno economico.
La nona edizione si snoda così nei luoghi più significativi del centro storico di Grosseto (Cassero senese, Chiesa dei Bigi, Sala Pegaso presso il Palazzo della Provincia, Teatro degli Industri), esprimendo in tal modo la ricerca di un coinvolgimento ‘dal basso’ della cittadinanza tutta, in sintonia con quello spirito ‘popolare’, nel senso migliore del termine, che così tanto e così bene caratterizzò il movimento di Liberazione nazionale.
Nel 2008, nei giorni del 24, 25 e 26 aprile, l’Associazione raggiunge il traguardo della decima edizione proponendo una manifestazione all’insegna del tema ‘Libertà è Partecipazione’ nel corso della quale, tra le tante cose, personaggi dello spessore di Moni Ovadia e Sergio Staino si incontrano con giovani artisti del territorio chiamati ad esprimersi sul tema del Festival attraverso un bando dedicato alle arti visive (pittura, scultura, fotografia, video, fumetti, graffiti) che riscuote un notevole successo.
Il Festival Resistente, forte anche di un riscontro di pubblico ormai importante e consolidato, diviene così un momento di eccellenza nel panorama artistico locale ed un riferimento nell’ambito delle celebrazioni volte a preservare la memoria della Resistenza.
L’edizione 2009, l’undicesima, rinnova l’esperienza degli ultimi anni, con una ulteriore diversificazione delle iniziative volta a coinvolgere un target di pubblico a sua volta sempre più diversificato, opzione tanto più significativa alla luce di un tema di così ampio respiro quale è il ‘lavoro’ che è stato al centro della nona edizione, per l’appunto intitolata: ‘L’Italia è ancora una Repubblica democratica fondata sul lavoro ?’.
La dodicesima edizione, intitolata ‘Anime Salve – Dal letame nascono i fiori’, ha interessato l’intero mese di aprile del 2010 con un programma interamente dedicato a scandagliare il lato meno visibile delle resistenze ovvero, anche attraverso un esplicito omaggio a Fabrizio De André, dedicato alle ‘Anime Salve’, a quegli ‘spiriti solitari’ che coltivano la propria diversità con dignità e coraggio e che attraversano i disagi dell’emarginazione senza rinunciare ad essere se stessi.
Nel 2011 il Festival Resistente si caratterizza per una ampiezza ancora maggiore del cartellone, a sua volta caratterizzato da una significativa diversificazione degli eventi, tutti peraltro accomunati dal tema della ‘scelta’, intesa quale diritto ma anche e soprattutto quale dovere al quale, forse, dobbiamo oggi essere rieducati. Da qui il titolo della tredicesima edizione: ‘Scegliere per (R)esistere’.
Con l’edizione 2012, la quattordicesima, il Festival Resistente si propone di sollecitare i propri interlocutori – ospiti, artisti e pubblico – sulle urgenze del nostro tempo, ovvero sulla necessità di una ripartenza o, come espresso in modo significativo dal titolo dell’edizione, una ‘Ri(E)voluzione’.
Nel 2013 il Festival Resistente taglia il traguardo della quindicesima edizione alla realizzazione della quale partecipano attivamente i più giovani, a cominciare dalla Rete degli Studenti Medi di Grosseto cui è affidata la scelta del tema: “Sempre l’ignoranza fa paura e il silenzio è uguale a morte”. Un tema importante che impone grande consapevolezza in ciò che si fa: il 25 aprile come ogni giorno che, da soli o in collettivi, ci confrontiamo e scontriamo con la società che siamo chiamate a vivere e, se possibile, migliorare.
Nel 2014, la sedicesima edizione, il Festival Resistente parte dai “Motivi per Resistere” come filo conduttore della tre giorni che ha animato nuovamente il centro storico di Grosseto. I motivi per resistere nascono spesso come fatto privato, in questa edizione si è voluto indagare i motivi ispiratori della resistenza e come questi si sono tradotti in un percorso collettivo.
Il 2015 ha visto come tema centrale “Le Cose Giuste”, intendendo per “cose giuste” i percorsi di giustizia, uguaglianza e diritti, percorsi quotidiani di chi si batte per un mondo migliore. L’uguaglianza sociale è ciò che attribuisce ad ognuno, indipendentemente dalla sua posizione sociale e dalla sua provenienza, il diritto e la possibilità di essere considerato, in ogni contesto, alla pari di tutti gli altri. E’ da qua, che siamo voluti partire per raccontare le tante piccole e grandi storie di Resistenza quotidiana fatte di “Cose Giuste”. Le storie di chi, di fronte al sopravanzare di un omologante pensiero unico, cerca di pensare, vivere e muoversi verso un orizzonte di diritti e solidarietà.
Nel 2016 il Festival ha avuto come titolo “Restiamo Umani”, dando spazio al tema dei diritti nel loro valore universale ma profondamente umano, diritti che
dovrebbero essere perseguiti da tutti in quanto uomini, affidatari di un mandato importante, quello di lasciare a chi verrà dopo, le proprie conquiste in termini sociali. “Restiamo Umani” questo l’adagio con il quale Vittorio Arrigoni (attivista – giornalista e scrittore italiano ucciso nella striscia di Gaza) terminava ogni suo articolo.
Forti dell’esperienza maturata nel corso di questi anni, e consci della responsabilità che impone il farsi portatori di una storia così alta ed importante quale è la storia della Resistenza, il Circolo Arci ‘Associazione Festival Resistente’, ancora una volta insieme al Comune di Grosseto, si presenta all’appuntamento con la diciannovesina edizione del Festival Resistente con una manifestazione che, articolandosi all’interno sia di spazi ‘istituzionali’ quali il Cassero senese, sia di luoghi di aggregazione dei più giovani presenti sul territorio, si propone di trasmettere, specialmente ai più giovani, la grande attualità di quel messaggio, intriso di libertà, solidarietà, pace e democrazia, che sessant’anni fa i loro coetanei inviarono a tutti noi.
FESTIVAL RESISTENTE – CRONOLOGIA
I edizione: 25, 26 aprile 1997 – Bagno di Gavorrano (Gr)
II edizione: 25 aprile 1998 – Bagno di Gavorrano (Gr)
III edizione: 25 aprile 1999 – Giuncarico (Gr)
IV edizione: 24, 25 aprile 2002 – Polveraia, Scansano (Gr)
V edizione: 25, 26 aprile 2003 – Maiano Lavacchio, Magliano in Toscana (Gr)
VI edizione 23, 24, 25 aprile 2004 – Maiano Lavacchio, Magliano in Toscana (Gr)
VII edizione: 23, 24, 25 aprile 2005 – Maiano Lavacchio (Gr) / Giuncarico (Gr) / Grosseto
VIII edizione: 23, 24, 25 aprile 2006 – Bagno di Gavorrano (Gr) / Grosseto
IX edizione: 21, 22, 23, 24, 25 aprile 2007 – Grosseto
X edizione: 24, 25, 26 aprile 2008 – Grosseto
XI edizione: 18, 23, 24, 25 aprile 2009 – Grosseto
XII edizione: 23, 24, 25 aprile 2010 – Grosseto
XIII edizione: 22, 23, 24, 25 aprile 2011 – Grosseto
XIV edizione: 6, 13, 21, 22, 23, 24, 25 aprile 2012 – Grosseto
XV edizione: 12, 21, 24, 25, 26, 27, 28 aprile 2013 – Grosseto
XVI edizione: 5, 12, 19, 24, 25, 26 aprile 2014 – Grosseto
XVII edizione: 23, 24, 25, 26 aprile 2015 – Grosseto
XVIII edizione: 22, 23, 24, 25 aprile 2016 – Grosseto
L’ASSOCIAZIONE FESTIVAL RESISTENTE
Il Circolo Arci ‘Associazione Festival Resistente’ si costituisce formalmente nel 2005, raccogliendo l’eredità umana e organizzativa del Coordinamento Studentesco Antifascista che, a sua volta, fin dai primi Novanta aveva promosso importanti iniziative sui temi della Resistenza (compresa l’ideazione e la realizzazione del Festival Resistente) ed il cui ‘nucleo storico’ è ancora oggi parte dell’Associazione Festival Resistente.
Sono scopi e finalità dell’Associazione contribuire:
«alla promozione sociale e allo sviluppo culturale e civile dei lavoratori e dei cittadini, ed alla sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani e fra i popoli, alla pratica e alla difesa delle libertà civili, individuali e collettive;
a tramandare la memoria della Resistenza italiana al nazifascismo e dunque a promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della resistenza, valore fondante, nella sua perenne attualità, dell’ordinamento costituzionale» (Statuto, art. 3).
L’Associazione non ha fini di lucro ed opera su base esclusivamente e rigorosamente volontaristica.
L’Associazione Festival Resistente è federata all’ARCI e aderisce al CESVOT.